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TOTO TRACCE CRONACA - sessione 141, aprile 2025
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3 Settimane 13 Ore fa - 3 Settimane 13 Ore fa #32
da roberto.rossi
TOTO TRACCE CRONACA - sessione 141, aprile 2025 è stato creato da roberto.rossi
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Quali tracce di CRONACA potrebbero uscire nella prova scritta di aprile 2025?
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Sotto, spazio a tutti per suggerirne di altre (che saranno integrate in questo primo post), per discutere, approfondire e proporre materiali su ciascun argomento.
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UNA NUOVA SERIE DI FEMMINICI IN ITALIA
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Ultima Modifica 3 Settimane 13 Ore fa da roberto.rossi.
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3 Settimane 13 Ore fa - 2 Settimane 3 Giorni fa #33
da roberto.rossi
Risposta da roberto.rossi al topic TOTO TRACCE CRONACA - sessione 141, aprile 2025
FEMMINICIDI IN ITALIA
Torna a farsi fitta la pagina dei femminicidi. I dati ufficiali del ministero dell'Interno alla vigilia della Giornata Internazionale della donna registravano sei femminicidi nei primi 2 mesi del 2025, in calo del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma dall'8 marzo al 2 aprile, in poco più di tre settimane, la lista si è allungata: altre 5 donne sono state uccise da compagni, mariti o pretendenti, strangolate o accoltellate, come le ultime due giovanissime studentesse universitarie, Sara Campanella e Ilaria Sula, entrambe di 22 anni.
Il 13 marzo la 56enne Sabrina Baldini Paleni, operatrice sanitaria in una Rsa del Lodigiano, è stata strozzata in casa a Chignolo Po dal compagno.
Il 21 marzo a Napoli, la 46enne Ruslana Chornenka è stata uccisa, dal marito Ivan Chornenhyy, che poi si è tolto la vita impiccandosi nel bagno dell'abitazione.
Il 26 marzo a Spoleto la 36enne Laura Papadia è stata strangolata in un appartamento nel centro della cittadina dal marito Nicola Gianluca Romita.
Il corpo di Ilaria Sula, scomparsa il 25 marzo, è stato ritrovato il 2 aprile in una valigia in fondo a un dirupo nei pressi di Poli, accoltellata dall’ex fidanzato 23enne.
Il 31 marzo Sara Campanella viene uccisa in strada da una coltellata alla giugulare sferrata dal 27enne Stefano Argentino, anche lui studente universitario, che da due anni, non accettando di essere respinto, la molestava.
ILARIA SULA
Il corpo di Ilaria Sula è stato recuperato in un dirupo, chiuso in una grande valigia. Dal 25 marzo tutti cercavano la studentessa di Scienze statistiche a Roma. Quel giorno si erano perse le sue tracce e i genitori, che vivono a Terni, avevano sporto denuncia nella capitale. A guidare la polizia in questa scarpata di campagna, a 40 km da Roma, nel comune di Poli, è stato Mark Anthony Samson, studente di Architettura di 23 anni, italiano di origini filippine, che dopo un lungo interrogatorio in questura ha confessato di averla uccisa. Iscritta nel registro degli indagati anche la madre di Samson.
Con lui la ragazza aveva avuto una relazione di alcuni mesi, che poi si era interrotta. Dopo il ritrovamento del corpo, la procura gli ha contestato i reati di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Samson ha raccontato di averla uccisa per gelosia, la mattina del 26 marzo. Secondo la ricostruzione dei fatti, la sera del 25 marzo Ilaria è andata a casa dell’ex fidanzato per recuperare alcuni vestiti, ma vista l’ora tarda si è fermata a dormire per evitare di tornare a casa con i mezzi pubblici. Il mattino successivo, dopo aver visto arrivare sul cellulare della studentessa un messaggio proveniente da un altro ragazzo, il 23enne l’ha colpita alle spalle con tre colpi di coltello, che hanno provato uno shock emorragico fatale, secondo l’autopsia eseguita sul cadavere. Samson si sarebbe sbarazzato dell’arma gettandola in un cassonetto e soltanto in un secondo momento del cellulare della ragazza, utilizzato per qualche giorno per inviare messaggi rassicuranti a suo nome a familiari e amici per far credere che fosse ancora viva. L’avrebbe poi buttato in un tombino. Proprio il cellulare, catturato dalle celle telefoniche della zona, ha portato gli investigatori nella casa del delitto, avvenuto nell’appartamento di Via Homs nel quartiere africano di Roma, dove il ragazzo viveva con i genitori e che ora è sotto sequestro. La Scientifica lo ha passato al setaccio e nella camera da letto del giovane ha rinvenuto due coltelli e la maggior parte delle tracce di sangue di Ilaria Sula, nonostante l’indagato avesse ripulito la stanza, forse aiutato dalla madre.
Nell'indagine della Procura di Roma, l'ultimo tassello da ricostruire resta infatti quello relativo al ruolo avuto dai genitori in quelle ore. Nel corso della confessione fiume Samson ha tentato di scagionare i genitori, restando muto o fornendo elementi minimi davanti alle domande del gip, che ne ha convalidato l'arresto riconoscendogli la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e disponendo il carcere per il rischio di fuga, reiterazione del reato e inquinamento probatorio. Gli inquirenti nutrono dubbi sul fatto che il 23enne possa aver fatto tutto da solo e procederanno con ulteriori interrogatori nei prossimi giorni e con l’analisi dei tabulati telefonici di entrambi i genitori. La madre, in particolare, potrebbe essere indagata per concorso in occultamento di cadavere per aver aiutato il figlio a ripulire la camera da letto e a sbarazzarsi del corpo.
Diverse le manifestazioni in piazza per ricordare Ilaria. Una in silenzio, interrotto soltanto dal rumore delle chiavi, diventato simbolo della lotta ai femminicidi, davanti all’Università La Sapienza, dove la studentessa frequentava la facoltà di Statistica. Un’altra nelle strade di San Lorenzo, quartiere universitario di Roma, in nome di Ilaria e di tutte le vittime di femminicidio.
SARA CAMPANELLA
Sara Campanella è stata molestata per due anni prima di essere uccisa, lo scorso 31 marzo a Messina, da un compagno di corso all’università, Stefano Argentino, 27 anni, fermato dai carabinieri a Noto, nel Siracusano.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, Argentino ha cercato la ragazza, l’ha seguita e, dopo una lite, l’ha colpita in una strada nella zona dello stadio, in pieno giorno, forse con un taglierino. Cinque fendenti alla schiena e al collo, di cui uno letale alla giugulare. Ha poi cercato di fuggire, rifugiandosi nel bed & breakfast di famiglia a Noto, ma è stato raggiunto in poche ore dai militari dell’Arma.
Sara ha subito due anni di stalking continuo, che denotava efferatezza e pericolosità non comuni, come ha spiegato il procuratore di Messina, Antonio D’Amato, che ha coordinato le indagini dei carabinieri e disposto il fermo del giovane. Alla ricostruzione dei fatti hanno contribuito i racconti dei testimoni dell'omicidio, che hanno subito descritto l'assassino, le immagini di videosorveglianza della zona – un'area trafficata vicina allo stadio –, oltre ai racconti delle amiche di Sara. “Il malato mi segue”, aveva detto nel suo ultimo messaggio vocale alle amiche la studentessa, che frequentava il laboratorio biomedico del Policlinico di Messina.
Ancora molti i punti da chiarire, a partire dall'arma del delitto, che ancora non è stata ritrovata, e dal ruolo svolto dalla madre del giovane che secondo il gip avrebbe aiutato il figlio a scappare.
I funerali di Sara si sono tenuti a Misilmeri, la cittadina dove è cresciuta e dove vivono la madre Cetty, il padre Alessandro e il fratello Claudio. Profondamente provati, i familiari l’hanno ricordata stretti da una grande folla commossa e partecipe. Distrutto dal dolore anche Antonino, il ragazzo con cui Sara si era fidanzata da pochi mesi.
DATI FEMMINICIDI
A ogni nuovo femminicidio si protesta e si riapre il dibattito sul linguaggio, sull’educazione, sulla cultura del dominio dell’uomo sulla donna, che alimentano la violenza di genere.
I dati dell’osservatorio “Non una di meno” mostrano che nel 2023 su 120 donne uccise 96 sono morte in ambito affettivo e familiare, nel 2024 99 su 115. L’associazione Differenza Donna fa sapere invece che i contatti al numero di emergenza 1522, in soli due anni sono raddoppiati: erano 30mila nel 2020, nel 2024 sono stati 60mila. Sempre nel 2024 l’associazione, che si occupa anche di dare riparo alle vittime di violenza, ha accolto 2100 donne, 1550 delle quali di nazionalità italiana.
Aggiornato al 7 aprile 2025
Torna a farsi fitta la pagina dei femminicidi. I dati ufficiali del ministero dell'Interno alla vigilia della Giornata Internazionale della donna registravano sei femminicidi nei primi 2 mesi del 2025, in calo del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma dall'8 marzo al 2 aprile, in poco più di tre settimane, la lista si è allungata: altre 5 donne sono state uccise da compagni, mariti o pretendenti, strangolate o accoltellate, come le ultime due giovanissime studentesse universitarie, Sara Campanella e Ilaria Sula, entrambe di 22 anni.
Il 13 marzo la 56enne Sabrina Baldini Paleni, operatrice sanitaria in una Rsa del Lodigiano, è stata strozzata in casa a Chignolo Po dal compagno.
Il 21 marzo a Napoli, la 46enne Ruslana Chornenka è stata uccisa, dal marito Ivan Chornenhyy, che poi si è tolto la vita impiccandosi nel bagno dell'abitazione.
Il 26 marzo a Spoleto la 36enne Laura Papadia è stata strangolata in un appartamento nel centro della cittadina dal marito Nicola Gianluca Romita.
Il corpo di Ilaria Sula, scomparsa il 25 marzo, è stato ritrovato il 2 aprile in una valigia in fondo a un dirupo nei pressi di Poli, accoltellata dall’ex fidanzato 23enne.
Il 31 marzo Sara Campanella viene uccisa in strada da una coltellata alla giugulare sferrata dal 27enne Stefano Argentino, anche lui studente universitario, che da due anni, non accettando di essere respinto, la molestava.
ILARIA SULA
Il corpo di Ilaria Sula è stato recuperato in un dirupo, chiuso in una grande valigia. Dal 25 marzo tutti cercavano la studentessa di Scienze statistiche a Roma. Quel giorno si erano perse le sue tracce e i genitori, che vivono a Terni, avevano sporto denuncia nella capitale. A guidare la polizia in questa scarpata di campagna, a 40 km da Roma, nel comune di Poli, è stato Mark Anthony Samson, studente di Architettura di 23 anni, italiano di origini filippine, che dopo un lungo interrogatorio in questura ha confessato di averla uccisa. Iscritta nel registro degli indagati anche la madre di Samson.
Con lui la ragazza aveva avuto una relazione di alcuni mesi, che poi si era interrotta. Dopo il ritrovamento del corpo, la procura gli ha contestato i reati di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Samson ha raccontato di averla uccisa per gelosia, la mattina del 26 marzo. Secondo la ricostruzione dei fatti, la sera del 25 marzo Ilaria è andata a casa dell’ex fidanzato per recuperare alcuni vestiti, ma vista l’ora tarda si è fermata a dormire per evitare di tornare a casa con i mezzi pubblici. Il mattino successivo, dopo aver visto arrivare sul cellulare della studentessa un messaggio proveniente da un altro ragazzo, il 23enne l’ha colpita alle spalle con tre colpi di coltello, che hanno provato uno shock emorragico fatale, secondo l’autopsia eseguita sul cadavere. Samson si sarebbe sbarazzato dell’arma gettandola in un cassonetto e soltanto in un secondo momento del cellulare della ragazza, utilizzato per qualche giorno per inviare messaggi rassicuranti a suo nome a familiari e amici per far credere che fosse ancora viva. L’avrebbe poi buttato in un tombino. Proprio il cellulare, catturato dalle celle telefoniche della zona, ha portato gli investigatori nella casa del delitto, avvenuto nell’appartamento di Via Homs nel quartiere africano di Roma, dove il ragazzo viveva con i genitori e che ora è sotto sequestro. La Scientifica lo ha passato al setaccio e nella camera da letto del giovane ha rinvenuto due coltelli e la maggior parte delle tracce di sangue di Ilaria Sula, nonostante l’indagato avesse ripulito la stanza, forse aiutato dalla madre.
Nell'indagine della Procura di Roma, l'ultimo tassello da ricostruire resta infatti quello relativo al ruolo avuto dai genitori in quelle ore. Nel corso della confessione fiume Samson ha tentato di scagionare i genitori, restando muto o fornendo elementi minimi davanti alle domande del gip, che ne ha convalidato l'arresto riconoscendogli la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e disponendo il carcere per il rischio di fuga, reiterazione del reato e inquinamento probatorio. Gli inquirenti nutrono dubbi sul fatto che il 23enne possa aver fatto tutto da solo e procederanno con ulteriori interrogatori nei prossimi giorni e con l’analisi dei tabulati telefonici di entrambi i genitori. La madre, in particolare, potrebbe essere indagata per concorso in occultamento di cadavere per aver aiutato il figlio a ripulire la camera da letto e a sbarazzarsi del corpo.
Diverse le manifestazioni in piazza per ricordare Ilaria. Una in silenzio, interrotto soltanto dal rumore delle chiavi, diventato simbolo della lotta ai femminicidi, davanti all’Università La Sapienza, dove la studentessa frequentava la facoltà di Statistica. Un’altra nelle strade di San Lorenzo, quartiere universitario di Roma, in nome di Ilaria e di tutte le vittime di femminicidio.
SARA CAMPANELLA
Sara Campanella è stata molestata per due anni prima di essere uccisa, lo scorso 31 marzo a Messina, da un compagno di corso all’università, Stefano Argentino, 27 anni, fermato dai carabinieri a Noto, nel Siracusano.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, Argentino ha cercato la ragazza, l’ha seguita e, dopo una lite, l’ha colpita in una strada nella zona dello stadio, in pieno giorno, forse con un taglierino. Cinque fendenti alla schiena e al collo, di cui uno letale alla giugulare. Ha poi cercato di fuggire, rifugiandosi nel bed & breakfast di famiglia a Noto, ma è stato raggiunto in poche ore dai militari dell’Arma.
Sara ha subito due anni di stalking continuo, che denotava efferatezza e pericolosità non comuni, come ha spiegato il procuratore di Messina, Antonio D’Amato, che ha coordinato le indagini dei carabinieri e disposto il fermo del giovane. Alla ricostruzione dei fatti hanno contribuito i racconti dei testimoni dell'omicidio, che hanno subito descritto l'assassino, le immagini di videosorveglianza della zona – un'area trafficata vicina allo stadio –, oltre ai racconti delle amiche di Sara. “Il malato mi segue”, aveva detto nel suo ultimo messaggio vocale alle amiche la studentessa, che frequentava il laboratorio biomedico del Policlinico di Messina.
Ancora molti i punti da chiarire, a partire dall'arma del delitto, che ancora non è stata ritrovata, e dal ruolo svolto dalla madre del giovane che secondo il gip avrebbe aiutato il figlio a scappare.
I funerali di Sara si sono tenuti a Misilmeri, la cittadina dove è cresciuta e dove vivono la madre Cetty, il padre Alessandro e il fratello Claudio. Profondamente provati, i familiari l’hanno ricordata stretti da una grande folla commossa e partecipe. Distrutto dal dolore anche Antonino, il ragazzo con cui Sara si era fidanzata da pochi mesi.
DATI FEMMINICIDI
A ogni nuovo femminicidio si protesta e si riapre il dibattito sul linguaggio, sull’educazione, sulla cultura del dominio dell’uomo sulla donna, che alimentano la violenza di genere.
I dati dell’osservatorio “Non una di meno” mostrano che nel 2023 su 120 donne uccise 96 sono morte in ambito affettivo e familiare, nel 2024 99 su 115. L’associazione Differenza Donna fa sapere invece che i contatti al numero di emergenza 1522, in soli due anni sono raddoppiati: erano 30mila nel 2020, nel 2024 sono stati 60mila. Sempre nel 2024 l’associazione, che si occupa anche di dare riparo alle vittime di violenza, ha accolto 2100 donne, 1550 delle quali di nazionalità italiana.
Aggiornato al 7 aprile 2025
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