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Sessione 138 - Traccia di cronaca - Allegato 2

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1 Mese 2 Settimane fa - 1 Mese 2 Settimane fa #9 da roberto.rossi
Sessione 138 - Traccia di cronaca - Allegato 2 è stato creato da roberto.rossi
Un uomo è stato ucciso la notte scorsa ad Agnana, nel comune di San Giuliano Terme. Ad aggredire e assassinare Luigi Bianconi, 54 anni, primo maresciallo della quarantaseiesima Brigata Aerea di stanza a Pisa, sarebbe stato il figlio diciannovenne Vittorio, al termine di un rimprovero, presumibilmente legato alla scoperta che il giovane aveva intrapreso un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti ai giovanissimi frequentatori della locale discoteca “Milla Bolle blu”. Padre e figlio avevano trascorso insieme la domenica, spingendosi in motocicletta fino a San Gimignano. Poi sulla strada del rientro dalla gita l’aggressione fatale, dalla quale il genitore ha cercato invano di sottrarsi, prima di soccombere, in un lago di sangue. A dare l’allarme a forze dell’ordine e soccorsi sarebbe poi stato lo stesso ragazzo. Ai sanitari del 118, giunti nel tentativo vano di rianimare il padre, si è presentato un quadro raccapricciante. L’uomo, riverso sul selciato di una delle stradine della frazione, era ormai esanime, caduto sotto una decina di fendenti inferti in varie parti del corpo con un coltello a scatto. Il giovane avrebbe farfugliato che due stranieri li avrebbero aggrediti a causa di un debito non onorato e che sarebbe stato il padre ad accusare la peggio. Condotto in caserma i fatti hanno assunto un quadro chiaro e il tentativo maldestro di sviare le indagini dei Carabinieri ha retto una manciata di ore. Pochi riscontri sono bastati per appurare che da tempo il sottufficiale tentava di redimere il figlio dalla brutta china che aveva preso. Vittorio era infatti seguito al Sert di Pisa. Ma le attenzioni del padre erano diventate pressanti e causa di liti frequenti. Sullo sfondo l’evidenza che il ragazzo smerciasse la droga. Così il tragico sospetto che a uccidere con ferocia fosse stato il figlio, è diventato realtà. Messo alle strette, il giovane avrebbe dapprima fatto alcune ammissioni al Sostituto Procuratore della Repubblica Piersilvio Rossomanno poi, incalzato nel corso dell’interrogatorio dai riscontri e dalla perquisizione della sua camera a casa da parte dei militari del Nucleo Investigativo -  rinvenuta una somma consistente, ingiustificata di circa 15 mila euro -, sarebbe crollato e ora si trova in stato di fermo in una cella del carcere Don Bosco, dove è stato condotto. La salma del padre è stata trasferita all'obitorio dell’ospedale di Pisa, dove domani il medico legale procederà all’autopsia. Alla base pisana, dove lo sgomento è forte e non trova in queste prime ore conforto tra i colleghi che lo ricordano come ottimo militare e persona seria e sempre disponibile, Luigi Bianconi era addetto all’impianto che fornisce l’ossigeno a bordo degli aeromobili.

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